Perticara
Novafeltria
In un connubio di natura, storia, cultura e gastronomia, tra i panorami dei castelli da S. Leo a S. Marino fino al mare sorge, a circa 700 metri s.l.m., il paese di Perticara.



Perticara

Quest’angolo di paradiso si trova alle pendici un massiccio roccioso che prende il nome di Monte Aquilone (833 m s.l.m.) che separa le Marche dalla Romagna in un contesto naturale dalle varie particolarità geologiche, ricoperto da un grande bosco di cerri, faggi, carpini, aceri.

Numerose sono le specie erbacee e nei numerosi percorsi visitabili all’interno, a contatto con la natura, è possibile scoprire una fauna diversificata.

Dalla cima del Monte (la vetta) si domina tutta la Valle del Marecchia da un lato e la Valle dell'Uso e del Savio dall’altro fino al mare, scorgendo dirupi e calanchi.

Il paese è conosciuto per la Miniera di Zolfo più grande d’Europa
, giacimento chiuso nel 1964 del quale oggi rimane il museo storico minerario Sulphur.

Cenni storici

Anticamente Perticara, più precisamente attorno l'anno mille, andava sotto il nome di Montefalco, rilevato dal parroco Don Pietro Cappella, il quale scrisse un libro, edito dopo la sua morte, "STORIA GRANDE DI UN PAESE PICCOLO".

La storia di Perticara è tessuta non solamente da una modesta, viva e attivà comunità, che visse e operò tra frane e greppi, ma si fonda anche su due importanti colonne: un massiccio roccioso, sopra menzionato, e una grande Miniera di Zolfo (Buga in dialetto locale). Tale giacimento minerario è stato una fonte di vita per il paese fino al 1964. Nel territorio di Perticara lo zolfo si può dire sia sempre esistito come materia prima; infatti ne narra già lo storico greco Strabone(60 a.C.-20 d.C), nella sua "Geografia", lo ricorda nella quinta provincia (Italia), quando parla della zona compresa tra l'Esino e il Rubicone, tra l'Appennino e il Mare Adriatico.

La miniera di Perticara è la più grande d'Europa e tra le più grande al Mondo per la sua estensione sotterranea e per la sua enorme quantità di materiale presente. Era un labirinto esteso per più di 7,5 chilometri quadrati nella direzione sud-nord più di 4000 metri nella direzione ovest-est ricoprendo una superficie di circa 500 ettari.

Questa città sotterranea era composta da oltre 100 chilometri di gallerie, da discenderie e rimonte, fornelli (pozzi interni), il tutto distribuito su otto livelli comunicanti con l'esterno tramite quattro discenderie (entrate che conducevano direttamente alla miniera) e sette pozzi (una sorta di ascensori che calavano e facevano risalire operai, animali e materiale all'interno dei vari livelli). La miniera chiuse definitivamente i battenti nel 1964 costringendo cittadini a trasferirsi per mancanza di lavoro nelle grandi città quali Torino, Ferrara e Milano in cerca di maggior fortuna. Oggi della miniera è rimasto un cantiere di lavorazione, il Certino, trasformato in museo, lo Sulphur con il cavalletto del pozzo Vittoria restaurato e rimesso a nuovo.

Perticara oggi
Perticara oggi è rimasta un'attivissima cittadina, dove la comunità, sempre attenta alle esigenze del paese e dei Perticaresi, fa da padrona. Vi è la sagra della polenta, divenuta ormai una tradizione e il "Ferragosto a Perticara", insieme di feste per quasi tutto il mese di Agosto con la finalità di ricordare e venerare la Santa Vergine di Cà Del Tozzo, simbolo e luce dei Minatori.

Nel paese c'è poi la "Banda Musicale Minatori". Il corpo bandistico nacque 150 anni fa per volere del Sig. Camillo Masini che, riuniti una ventina di elementi, formò la prima fanfara cittadina che andò sotto il nome di “Società filarmonica di Perticara”. La Società era formata da soci che, assieme ai musicanti, contribuivano con un versamento di 50 centesimi al mese che erano necessari per coprire le spese per attrezzature, spartiti e retribuzioni Maestri.

Con la Banda iniziò anche nel 1907 gli insegnamenti gratuiti di musica ai giovani perticaresi e non solo per volontà di Fabbri Lazzaro e Zoli Aristide, due musicanti del complesso bandistico.

Sotto la direzione di Rodolfo Trinchera la Banda vinse nel 1954 il concorso "Convegno regionale per Bande Musicali Marchigiane". La Banda conobbe però anche un breve periodo buio e oscuro; nel 1964 infatti, con la chiusura della miniera e la conseguente partenza dei minatori/suonatori in cerca di fortuna, la banda si sciolse ma ben presto la Pro-Loco riuscì a riunire i pochi musicanti rimasti sotto la direzione di Evangelisti.

Principali eventi e manifestazioni
Ferragosto a Perticara (durante tutto il mese di agosto)
Perticara in...Fiorentina (festa della carne) (11-12-13 agosto)
Sagra della polenta e dei frutti del sottobosco (ultime tre domeniche di settembre e la prima di ottobre)
Mostra Regionale Borsa-Scambio di Minerali e Fossili (terza domenica di settembre)
San Martino (11 novembre)
Santa Cecilia (22 novembre)

fonti: Pro Loco Perticara - Wikipedia - Perticara.org



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