Casa Museo
Casteldelci
Inaugurata nel 2000, la Casa Museo è ospitata in un'antica abitazione all'interno del centro storico di Casteldelci.



Casa Museo

La Casa-Museo è anche sede della Biblioteca degli scrittori del Montefeltro che custodisce i manoscritti più preziosi dell'Archivio Comunale.

Sezione Archeologica

Nelle sue sale sono esposte le testimonianze archeologiche più significative del territorio, dall'età Preistorica al Rinascimento, come ad esempio manufatti litici, reperti ceramici, monete e altri oggetti in bronzo.
La collezione archeologica è organizzata secondo una lettura storica in ordine cronologico.
Le prime vetrine espongono i reperti dalla Preistoria all'Età del Ferro e i materiali rinvenuti negli scavi delle necropoli di Pescaia e di Calanco.
Questi ultimi, insieme ad alcune tombe ricostruite, formano il nucleo più importante del museo: incensieri, olle, bacili e corredi funerari finemente restaurati, come lucerne, piatti, coppette e ciotole in ceramica, comune e verniciata, risalenti alla seconda metà del II secolo d.C. - prima metà del III secolo d.C. L'esposizione prosegue con reperti di età romana, testimoniati da una ricca serie di monete e da materiali ceramici provenienti dalle abitazioni rurali disseminate nella Valle del Senatello: frammenti di vasi, coppe, anfore, bicchieri, chiavi, fibule, altri oggetti in bronzo e in piombo. Infine la sezione medievale ospita testimonianze dall'XI al XIV secolo in ceramica e metallo: punte di freccia e di balestra, un falcetto, uno stiletto in ferro, frammenti di brocche, boccali, vasi. Il museo raccoglie anche le mappe catastali più antiche del Montefeltro. Si tratta di grandi mappe del territorio di Casteldelci, risalenti al 1793.

Sezione di Storia Contemporanea


Nella primavera-estate del 1944 il territorio di Casteldelci venne travolto dalla furia della guerra. Dai primi giorni di aprile alla fine di luglio oltre cinquanta civili inermi furono uccisi dai nazi-fascisti, in una catena di eccidi che sconvolsero, in un attimo e per sempre, le aspettative e i progetti di vita delle popolazioni del luogo. Un'intera comunità fu costretta a misurarsi con l'orrore e nulla fu più come prima. I sopravvissuti, i parenti delle vittime, sopraffatti dal dolore, per molti anni hanno rimosso l'evento, relegandolo nei recessi della memoria. Ma, anche le tragedie più terribili se vogliamo che non si ripetano, non vanno dimenticate.
Per questo, è stata allestita la prima sezione della Casa Museo dedicata alla storia contemporanea. Il percorso della memoria parte dalle sale espositive e si sviluppa nel territorio, a collegare le principali località sconvolte dalle stragi: Fragheto, Ponte "Otto Martiri", Gattara. Attraverso oggetti, immagini e documenti intendiamo riproporre quella realtà nei momenti della vita quotidiana - il lavoro, la festa, le foto d'epoca - e delle vicende storiche legate alla seconda guerra mondiale - la battaglia di Calanco, la strage di Fragheto, i bollettini militari, le testimonianze dei superstiti, le sentenze dei tribunali.

Il visitatore, avvalendosi dei suoi ricordi e delle sue esperienze è invitato a interagire con i materiali esposti.

bibliografia: Walter Monacchi, Archeologia e storia nella valle del Senatello, Urbania, Arti Grafiche Stibu, 2000 Marco Renzi, La strage di Fragheto (7 aprile 1944). Nuove verità, reticenze, contraddizioni, Edizioni della Società di studi storici per il Montefeltro, 2007



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